Pubblicato in: Cose da mamme

Questo mondo di maschi. Parte 2: i 9/10enni (versione estiva)

Nr.1 (10 anni e mezzo) e nr.2 (9 anni) hanno sempre vissuto in simbiosi, nonostante siano molto diversi: uno è preciso, studioso, poco amante dello sport, tranquillo; l’altro un super sportivo, sempre attivo, pasticcione. Eppure vanno molto d’accordo e condividono anche molte amicizie.

Ormai si sentono grandi e con l’arrivo dell’estate e della libertà dalle attività invernali, starebbero fuori casa dalle 10 di mattina a mezzanotte, saltando possibilmente anche i pasti principali!




Questa vita di quartiere infatti, grazie alla quale tutti i ragazzini dei dintorni si ritrovano al campo di calcio a giocare, è talmente coinvolgente da costringerci a porre dei limiti sia riguardo agli orari che all’organizzazione della giornata.







Nr. 2 è sempre stato ribelle. Sa bene quello che vuole ma anche quello che non vuole fare ed è qui che sorgono i problemi. Ora non so se dipende dal fatto che si stia avvicinando la preadolescenza, ma certi comportamenti non li possiamo accettare.

L’altro giorno per esempio, sono tornati alle 13,30 (li chiamo alle 13,00 e chiedono sempre 10 minuti in più, che poi diventano 30!) e lui è entrato dicendo risentito: “che ci hai chiamato a fare se il pranzo non è ancora pronto?!”.

Inutile dire che me lo sono mangiato vivo, non si deve permettere di parlarmi così. Semmai potrebbero tornare prima per darmi una mano! Lui mi ha ascoltato, si è reso conto di aver esagerato e se n’è andato nella sua stanza, mentre nr. 1 è rientrato senza avere nulla da ridire (almeno uno!).

Un altro argomento di discussione è la doccia: tornano quasi alle 23,00, neri, dopo aver giocato tutto il pomeriggio in mezzo alla terra, gli dici di farsene una veloce e rispondono: “ma l’abbiamo già fatta ieri!”.
Mentre nr. 1 protesta in maniera pacata dicendo che è stanco, nr. 2 inizia a gridare che lui non la farà mai, che non ha sudato e che non gliene importa niente! Insomma, per la gioia dei vicini (è quasi mezzanotte) ci tocca discutere per fargli rispettare le basilari regole di igiene personale (che credevamo avessero già appreso, ma pare che bisognerà aspettare fino ai 17/18 perché vengano assimilate! ).




Oltre a regolare gli orari di uscita/rientro e i lavaggi, è necessario organizzare la giornata. I ragazzi infatti devono trovare tempo per:

-fare almeno mezz’ora di compiti;

-leggere almeno 30 pagine di un libro;

-portare fuori i loro cani.

Vi assicuro che è una lotta continua!

Per i compiti e la lettura, abbiamo stabilito un orario e un numero di pagine minimo da fare: alle 15,00 si comincia, si fanno almeno 2 pagine al giorno del libro delle vacanze e si leggono almeno 30 pagine di un libro a scelta, ma ci troviamo ogni giorno a contrattare: “mamma, va bene se oggi faccio solo una pagina del libro così domani ne faccio tre, leggo 50 pagine e faccio mezza analisi grammaticale?”. Non c’ho capito niente, già mi sono incartata e loro mi stanno sicuramente imbrogliando! Quindi non accetto lo scambio…




Le uscite con i cani poi, sono davvero problematiche! Nessuno dei due vuole scendere, così spesso devo passare alle minacce…oltre a ricordargli che li hanno voluti loro e che io volevo il gatto!

Dopo pranzo, visto che è troppo caldo per uscire, si chiudono in camera con il telefonino: un altro grande problema!

Lo avevamo promesso a nr. 1 con l’inizio delle medie e nr. 2 stava mettendo da parte un po’ di paghetta per comprarne uno anche lui (da 40 euro, una spesa modesta), così i nonni hanno pensato di regalarlo a entrambi come premio per le belle pagelle riportate. Credevamo che fosse una buona idea, perché uscendo con il walkie-talkie che spesso si scarica o non funziona,  a volte non riuscivamo a rintracciarli.

Invece no! È stata pessima!

Ogni tanto devo entrare a sorpresa nella loro stanza per controllare cosa stanno facendo: non avendo ancora la SIM lo usano per ascoltare la musica ma soprattutto per giocare!

Eravamo riusciti a limitare i “danni” fino ad ora, permettendogli di giocare solo di sabato (il giusto per non farli sentire dei disadattati, pensavamo noi). Invece il loro è un pensiero fisso, una dipendenza vera e propria!

I bambini della loro età (ma spesso anche più piccoli) hanno a disposizione telefoni, tablet e altri dispositivi per l’intera giornata, ma io mi sono sempre rifiutata di concedergli questa libertà, complici anche le varie attività invernali che non gli lascerebbero il tempo, insieme ai compiti, di dedicargli tanta attenzione.




Per questo abbiamo stabilito delle regole ben precise:

-il telefono non si usa a tavola;

-non si usa quando ci sono amici ospiti a casa né quando si va a casa loro (piuttosto si parla o si gioca);

-non si fanno giochi durante la settimana, semmai si ascolta un po’ di musica (pena il sequestro);

-non si usa più di due ore in tutta la giornata (un’ora la mattina e un’ora la sera).

Dentro casa riusciamo (con grande fatica) a farle rispettare, ma appena escono tutto questo sforzo sembra non servire a niente, sono circondati!
L’unico interesse dei loro coetanei sembra essere quello di aprire bauli per trovare principesse, mastini o minatori, di fare battaglie per raggiungere l’arena più alta e di conquistare trofei! (O di cercare Pokemon). Ma tra tutti i videogiochi non era più carino quello del calcio alla Playstation o degli sport con la Wii? Almeno interagivano…o sono antica io?




I loro amici, dicevo prima, non hanno limiti di orario né di tipo di gioco: per farvi capire, bambini di 8 anni fanno giochi violentissimi riservati ai maggiori di 18 anni! Giochi con una grafica così realistica da sembrare di starci dentro. Ci sono uomini che rubano, sparano e uccidono. Si vede sangue che esce come se fosse vero, come un film che danno in seconda serata. Me li ha fatti vedere Michele la settimana scorsa quando è venuto, volevo rendermi conto.

Non sono una psicologa, ma se sul gioco è indicata un’età minima penso che ci sia un motivo più che valido per prenderla in considerazione! Perchè nessuno gli dà importanza?

Non voglio aprire una parentesi sui videogiochi e sulla loro pericolosità, ma credo che per vedere certe cose serva una certa maturità e un certo spirito critico, cosa che un bambino non ha.

Immagino che nessun genitore lascerebbe un ragazzino di 8 anni da solo davanti ad un film dell’orrore, semmai, sebbene non ci sia alcuna necessità, potrebbe vederlo insieme a lui e spiegargli cosa sono gli effetti speciali e che non c’è nulla di reale. Quindi perchè un bambino di quell’età può giocare da solo a GTA? Spiegatemelo! Il meccanismo è lo stesso! Perchè nessun adulto si mette lì a giocare con lui spiegandogli che nella realtà non si ruba e non si uccide?

La verità è che molti lo comprano ai figli solo perché lo vogliono, senza sapere di cosa si tratti. Tanto poi loro si autoparcheggiano lì davanti giornate intere senza rompere, comodo,no?


Spero che i miei figli nella loro vita incontrino una passione così travolgente che riesca a distoglierli da questo vorticoso mondo parallelo tutto maschile.

Per ora mi consolo pensando che è estate e, senza gli impegni di tutti i giorni e stando più tempo a casa, è normale che il loro interesse sia concentrato solo lì; mi consolo anche sapendo che i giochi che fanno hanno come protagonisti solo draghi e principesse…per ora (e finchè potrò controllare!).

Intanto dall’altra stanza sento gridare: “Mamma!!! Ho trovato Draculax!”

Ma non mi arrendo, siamo “in guerra” e oggi inizia un’altra battaglia: cercherò di proporgli delle alternative altrettanto interessanti nel mondo reale (visto che gli amici sono partiti) e di fargli rispettare gli impegni presi (per ora solo verbalmente ma se continua così scrivo un contratto e glielo faccio firmare!), con la speranza di avere sempre la forza di non mollare!

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