Numero 4 aveva appena due anni e ancora oggi che ne ha quattro, si ricorda del Tram 28.
Lisbona è una città indimenticabile: per il sole, per i colori, per la sua eleganza, per il fiume che sembra un mare, per le terrazze panoramiche, per le meravigliose pastéis de Belem e ovviamente per il Tram 28!
Organizzare un viaggio per una famiglia numerosa non è mai semplice, sia per i costi che per la sistemazione, ma era da tempo che tenevo d’occhio i voli di Ryanair e avendone trovato uno abbastanza economico con partenza di mercoledì e rientro di lunedì mattina, decidemmo di prenderlo subito. Avevamo così a disposizione quattro giorni pieni (che sono pochi, già ve lo dico), ma per problemi di lavoro non potevamo fermarci di più. Sia perchè i giorni erano pochi, sia perchè con i bambini si va sempre al rallentatore, abbiamo dovuto fare delle scelte, tralasciando ad esempio la visita al Castello di São Jorge e al Museo delle carrozze.
Come spesso facciamo quando ci spostiamo con i figli, avevamo prenotato un appartamento su Housetrip, che non delude mai! Il prezzo che vi calcola è finito, non ci sono da aggiungere spese per ospiti aggiuntivi come su Airbnb (se andate a vedere tra i dettagli, il prezzo in genere è per due o per quattro persone e ogni ospite in più paga 10 o 20 euro al giorno. Essendo in tanti io faccio sempre una gran confusione!).
La casa corrispondeva esattamente alla descrizione e alle foto e il proprietario, Ricardo, è stato gentilissimo e sempre disponibile durante i nostri scambi di mail/informazioni.
La posizione inoltre, era strategica: la fermata del Tram 28 si trovava proprio fuori dal portone ed era la penultima prima del capolinea Estrela. Si trovava abbastanza distante dal centro in una zona residenziale e tranquilla, ma nello stesso tempo era molto ben collegata. Inoltre a due passi a piedi si trovava il Jardim de Estrela, il bellissimo parco in cui portavamo i bambini a scorrazzare un po’.
1° Giorno: LISBONA
Sono bastate poche ore per innamorarci di questa città: era il 22 ottobre e stavamo a maniche corte! Usciti di casa alle 9,30 (un po’ tardi a dir la verità) ci siamo diretti verso la metro, dove abbiamo acquistato subito la carta prepagata Viva Viagem, valida su tutti i mezzi: è super conveniente, considerato che una corsa singola sul tram costa €2,85, mentre con la carta solo €1,45!
La metro è molto comoda e ci è venuto spontaneo di fare il confronto con quella di Parigi, nella quale i tornelli erano molto stretti (soprattutto per passare con un passeggino doppio) e non c’erano ascensori per scendere o salire.
La nostra prima meta è stato il Convento do Carmo, la chiesa senza tetto, distrutto da un terremoto nel 1755. All’interno della chiesa, nella parte rimasta integra, si trova un museo interessante anche per i bambini…i miei hanno notato subito le due mummie! Il costo dei biglietti è davvero irrisorio (4 euro gli interi e 3 i ridotti da sei anni in su) e ai ragazzi è stato consegnato il kit degli archeologi contenente un guantino, un album per disegnare e delle matite colorate! Non è un’idea carina? Motivo in più per andare, ne vale davvero la pena!
Usciti da questo luogo pieno di fascino, ci siamo incamminati verso Praça do Comércio, la famosa piazza che si affaccia sul fiume Tago. I bambini si sono divertiti ad inseguire le giganti bolle di sapone degli artisti di strada, dopo aver pranzato con un gelato. La terrazza sul fiume è bellissima e vista la giornata, non potevamo non portarli nella spiaggia sottostante per farli correre un po’ godendosi quel bel sole!
Dopo questa lunga pausa, ci siamo incamminati verso la Cattedrale Sé. È bellissima, sembra una piccola Notre Dame.
Arrivati dentro eravamo tutti molto stanchi, così dopo esserci seduti per riposare e per fare un po’ di foto, abbiamo deciso di riprendere il Tram 28 per tornare a casa. La fermata era proprio lì fuori! È una bellissima esperienza che vi farà immedesimare nella vita quotidiana di un vero Lisbonese, visto che è un mezzo usato da tutti, non solo dai turisti.
Giusto il tempo di riposarci un po’ mentre i bambini vedevano i cartoni animati in portoghese e siamo subito riusciti. A due passi da casa, avevamo il bellissimo Jardim de Estrela, situato di fronte alla Basilica de Estrela.
Tra piante secolari, statue, fontane e chioschi, i bambini si sono divertiti al parco giochi adiacente insieme al papi, mentre io e i più grandi facevamo un po’ di spesa.
Dopo cena io e i miei ometti scrivevamo il nostro diario di viaggio, il loro arricchito sempre con disegni e fumetti! Intanto io non stavo nella pelle pensando alla meta del giorno successivo…
2° Giorno: SINTRA E CABO DA ROCA
Il cielo era un po’ coperto ma erano comunque 23°. Abbiamo preso il Tram 28 sotto casa per andare alla stazione di Rossio, dalla quale partiva il treno per Sintra.
In realtà il tram fermava a Chiado, quindi abbiamo raggiunto Rossio con un piacevolissima passeggiata sotto il sole, che nel frattempo era uscito! Alla stazione c’era una lunghissima fila per fare i biglietti e per ricaricare la famosa carta multiviaggio. Siamo riusciti a prendere il treno intorno alle 11 e siamo arrivati in circa 40 minuti. A Sintra, la fila per l’autobus 434 (quello che fa il giro della città) era lunghissima, così abbiamo deciso di andare prima a Cabo da Roca con il 403, che era lì pronto e vuoto! Abbiamo fatto un biglietto cumulativo per il 434 e per 403 a 12 euro a testa (bambini grandi compresi!). L’autista ha guidato come un pazzo in una strada tutta curve per 40 minuti e non so come ma siamo arrivati sani e salvi!
Il punto più occidentale del continente europeo: lì era tutto come avevo immaginato: avevo letto talmente tanto su questo posto e visto così tanti video, che mi sembrava di esserci già stata. La scogliera, l’oceano a perdita d’occhio, il faro…è un posto magico, che ti invita a sederti di fronte a quell’infinito e a perderti nei tuoi pensieri!
Cosa che è durata appena un attimo per me…visto che numero 5 gattonava felice e non potevo perderlo di vista, mentre Stefano e i bambini facevano bellissime foto. Abbiamo passato lì un paio d’ore, mangiando un panino vista oceano…mica male, no?
Abbiamo ripreso l’autobus per Sintra intorno alle 15,00, per fortuna al ritorno l’autista era più tranquillo! All’arrivo siamo riusciti a salire finalmente sul 434, arrivando fino a Palácio da Pena, dove siamo scesi. Non potevamo non visitare questo castello patrimonio dell’UNESCO, fatto costruire dopo il 1840 da Maria II di Braganza come regalo di nozze per il marito, re Ferdinando II del Portogallo.
Ai bambini è piaciuto tantissimo: per i colori, per i cunicoli, per le scale a chiocciola, le torrette di vedetta e le terrazze dalle quali si vedeva un panorama favoloso.
La visita all’interno è stata molto veloce, abbiamo visitato le stanze della regina e l’enorme cucina.
Alle 18,30 chiudeva, quindi ci siamo diretti verso l’uscita per aspettare l’autobus che ci avrebbe riportato alla stazione. Siamo arrivati a Rossio che erano le 20,00 circa e a parte la stazione che di per sé è molto bella, siamo rimasti colpiti dall’atmosfera: tutti i locali lì fuori erano pieni di gente che mangiava e beveva all’aperto come se fosse pieno agosto e nell’aria le note del fado facevano da sottofondo. E poi la bellissima piazza di Rossio che ci è apparsa davanti con le sue piastrelle bianche e nere che formano un motivo di onde, le fontane, l’obelisco…insomma tutto sembrava bellissimo quella sera! E così, per non rompere la magia…abbiamo portato i bambini da Mc Donald! Solo perchè si trovava sulla piazza e non volevamo andarcene…
Usciti da Mc intorno alle 21,00, ci siamo diretti verso la fermata del tram 28, facendo una passeggiata bellissima lungo la famosa Rua Augusta, piena anch’essa di locali e di pasticcerie strabordanti di pastéis…che tentazione!
3° Giorno: OCEANARIO
A Lisbona il meteo è molto variabile e visto che per il terzo giorno era prevista pioggia, avevamo deciso di andare a visitare l’Oceanario, costruito in occasione dell’Expo ’98 e situato nella zona di Lisbona chiamata Parco delle Nazioni. Quando siamo arrivati pioveva a dirotto e per raggiungere l’entrata ci siamo fatti una bellissima doccia…se non altro abbiamo potuto ammirare il Ponte Vasco da Gama, che con i suoi 17,2 Km. è il ponte più lungo d’Europa!
Per fortuna avevamo già acquistato i biglietti su internet, quindi all’entrata abbiamo fatto pochissima fila!
Spendo giusto due parole sull’acquario, premettendo che non sono una grande amante dei pesci e che eravamo stati meno di un anno prima a visitare quello di Genova: in realtà ci ha deluso, soprattutto a noi adulti! Ci aspettavamo di passare sotto la galleria di vetro, con i pesci che ti passano sopra, ma non c’era! Era stata smantellata dopo l’Expo (così ci ha spiegato un inserviente)…inoltre in confronto a quello di Genova ci è sembrato molto più piccolo, ma ripeto, parlo da ignorante in materia! In compenso, il costo del biglietto era proporzionato a ciò che abbiamo visto (14,00 € gli adulti due anni fa).
All’uscita per fortuna non pioveva più, così ci siamo avviati con calma verso casa…decidendo di salire sul Tram 28 e di seguire tutto il percorso da capolinea a capolinea!
4° Giorno: BELEM
Questa era una giornata di pioggia battente, di quella fitta fitta che non smette più. Attrezzati di K-Way, cappottina impermeabile per il passeggino e ombrelli, siamo usciti abbastanza presto per raggiungere Praça do Comercio, dove avremmo preso il Tram 15 diretto a Belem. Purtroppo le strade erano tutte chiuse e non passavano né tram né autobus a causa di una maratona, quindi abbiamo dovuto prendere per forza un taxi, anzi due! In compenso abbiamo fatto un viaggio molto comodo (erano appena 5 km.) per la modica cifra di 10€ (a taxi) e siamo stati scaricati proprio di fronte alla Torre di Belem, patrimonio dell’UNESCO.
Dopo aver fatto un po’ di fila, siamo entrati pagando un biglietto di € 8 (gli interi) e € 4 (i bambini). Dentro era pieno di gente e “il senso unico” per salire e scendere dalle ripidissime scale a chiocciola era regolato da un piccolo semaforo! Bellissime le terrazze sul fiume, peccato la pioggia e il tempo grigio…
Bellissima anche la vista del Ponte XXV Aprile, che ricorda il Golden Gate di San Francisco…e del Cristo Rei sulla destra.
Usciti dalla Torre ci siamo incamminati verso il vicino Monastero dos Jerónimos, ma la fila per visitarlo all’interno era veramente lunghissima e i bambini avevano fame, così ci siamo fermati a mangiare una cosa al volo all’aperto, visto che finalmente aveva smesso di piovere!
E ora viene il momento più bello, quello che non dovete assolutamente perdervi se andate a Belem: assaggiare le famosissime pastéis de nata! C’è un luogo in particolare, la pasticceria con le tende blu…non potete sbagliarvi, noterete la fila lungo la strada! Vale la pena farla, tanto si smaltisce in pochissimi minuti e assaggerete una bontà unica a solo €1,05!
Nella confezione di dolcetti caldi, c’era anche una bustina di cannella e una di zucchero a velo, il profumo potete solo immaginarlo!
La produzione delle pastéis iniziò all’inizio dell’ ‘800, quando i monaci iniziarono a produrle per sopravvivere. Furono un enorme successo, così nel 1837 iniziò la produzione vera e propria e la loro ricetta originale è tuttora segretissima!
Potete trovarle in tutte le pasticcerie di Lisbona e io vi assicuro che le ho provate tutte, pure quelle vendute nel baretto squallido sotto la metro…ma queste sono uniche!
Scusate se mi fomento quando parlo di dolci, ma lo sapete quanto sono golosa!
Dopo aver tentato di prendere un autobus per più di mezz’ora (erano tutti strapieni!), siamo riusciti a tornare in Praça do Comercio, per incamminarci poi (in salita) fino all’Alfama, il quartiere più antico di Lisbona. Non c’era modo più bello e più dolce di finire una vacanza: osservare il panorama dal Miradouro di Santa Luzia mangiando pastéis de nata calde. Il panorama era stupendo: il fiume Tago all’orizzonte, i tetti delle casette bianche di Alfama, il Convento do Carmo illuminato…saremmo rimasti lì tutta la sera!
E indovinate un po’ come siamo tornati a casa? Con il tram 28 ovviamente!
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